Nulla resiste al Bersagliere .. sempre al Motto "Migliorarsi per migliorare

11° Reggimento

stemma-11°11° Reggimento

 

 

 

 

 

 

 

L’ 11° Reggimento bersaglieri, alimentato con personale volontario, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione bersaglieri, pedina operativa dell’unità. Il nome delle compagnie che lo compongono sono legate alla concessione di una medaglia al valore.

La Bandiera di Guerra del reggimento è decorata di un Ordine Militare d’Italia, una Medaglia d’Oro, quattro d’Argento e due di Bronzo al Valor Militare.

Il Reggimento è di stanza a Orcenico Superiore di Zoppola (PN).

Origini e vicende ordinative/organiche

L’11° reggimento bersaglieri si costituisce a Caserta il 16 settembre 1883  riunendo i quarti btg. dei reggimenti 1°, 4° e 7° Bersaglieri che presero la numerazione di I, II e III. Nel 1886 essi riassunsero, però, le denominazioni originali di XV, XXVII E XXXIII. Ad essi si aggiunse nel 1910 l’XI Btg. Ciclisti e, nel 1912, un quinto battaglione, il XXXIX. Nel 1920, a seguito della soppressione avvenuta l’anno prima del battaglione ciclisti (dopo aver meritato , su M. Sei Busi del Carso ben tre MAVM) la forza fu ridotta a due btg. effettivi ed a uno Quadro. Nel 1924 fu decisa la trasformazione in ciclisti dell’intero reggimento e la soppressione del btg. Quadro.

All’inizio del 2° Conflitto Mondiale  la formazione del Reggimento che comprendeva:
comando e compagnia comando – 3 battaglioni bersaglieri ( XV , XXVII e XXXIII ) – 1 cp. Motociclisti e la 71° cp. Cannoni da 47/32, fu inquadrata nella 1^ Divisione Celere “Eugenio di Savoia”.
Nel 1964 fu costituito presso il 182° Rgt. Fanteria corazzato (cravatte rosse) di stanza a Sacile (PN) – caserma S. Slataper, l’XI° Battaglione Bersaglieri.
Nel 1975, per trasformazione del XXXVIII Battaglione  viene costituito a Maniago (PN) il 27° Btg. Bers.“Jamiano” che, ricevendo la bandiera del disciolto 11° Rgt. Bers.,  ne eredita le tradizioni. Il Battaglione “autonomo” è inquadrato nella 132^ Brigata Corazzata “Manin” della Divisione “Ariete”. Intanto, a seguito della stessa ristrutturazione ordinativa del ‘75/76 (soppressione dei livelli di reggimento e divisione) anche il 182° Fanteria Corazzato “Garibaldi”viene soppresso ed il già inquadrato XI° (poi 11°) Btg. Bersaglieri “Caprera”, reso autonomo, viene trasferito a Orcenico Superiore di Zoppola ( PN) nella caserma “Leccis” ereditando sia la bandiera dello stesso, sia la custodia delle 3 MAVM già attribuite all’11° Rgt. b. per i meriti acquisiti sul Carso dal suo XI° btg. ciclisti. Viene inquadrato nella costituenda 8^ Brigata mecc.”Garibaldi” di Pordenone che prende il numero(8) dal disciolto 8° Rtg. Bers. ed il nome Garibaldi dal citato 182° Rgt.F.Cor..
Il 30 settembre 1992, a seguito della ricostituzione dei reggimenti “uni-arma”, nella caserma Zappalà di Aviano si ricostituisce l’11° Reggimento Bersaglieri su base 27° btg. b. “Jamiano” ed il successivo 21 novembre si trasferisce nella Caserma “Leccis” di Orcenico Sup.
A sua volta, l’11° btg. b. “Caprera”, viene trasferito nella B.mecc. “Pinerolo” a Bari , come base per il ricostituendo 7° Reggimento Bersaglieri..

Il 18 aprile 1997 lo Stato Maggiore dell’Esercito con un movimento ordinativo teso a riportare in un giusto alveo storico e di tradizioni i reparti bersaglieri, determina che il 27° btg. b. “Jamiano” sia trasformato in 11° btg. b. “Caprera” ereditando nel contempo tutte le relative tradizioni. Pertanto le tre medaglie d’Argento al Valor Militare dell’XI btg Ciclisti inizialmente appuntate sulla bandiera del 182° Rgt. Cor. “Garibaldi”, vengono ricondotte sulla bandiera dell’11°Rgt. Bersaglieri nel seno del quale l’XI btg. bers. ciclisti era nato, unitamente alla medaglia di Bronzo al V.E. meritata dall’11° Btg. “Caprera” per le operazioni di soccorso prestate alle popolazioni del Friuli colpite dal terremoto nell’anno 1976.

Campagne di Guerra e fatti d’arme

1895-96 Concorre a formare quattro btg. Bersaglieri, uno dei quali, il I, si battè ad Adua, in Africa Orientale.

1911-12, Inviato in Libia partecipa alla campagna Italo Turca e diventa protagonista dello scempio di Sciara Sciat in cui i Bersaglieri, attaccati frontalmente dai turchi, vengono aggrediti dai beduini già sottomessi. Intere compagnie vengono orrendamente massacrate, ma alla fine la vittoria arride e il sacrificio dell’11°viene premiato con Medaglia d’Oro al V.M.

1915-18 Impiegato come fanteria di linea, il Reggimento, alle dipendenze della Divisione Speciale Bersaglieri sul fronte dell’Isonzo (zona di Plezzo) subisce gravi perdite.

Nel 1916 ,inquadrato insieme al 9° Rgt. Bers.nella II^ Brigata Bersaglieri e, spostato in Carnia, partecipa a numerosi fatti d’arme. Nel 1917 ,schierato sulla sinistra dell’Isonzo, spesso in prima linea, partecipa a tutte le azioni della Brigata,  guadagnando la Medaglia d’Argento e la citazione sul Bollettino del Comando Supremo per il valoroso comportamento su M. Hermada. Nuovamente decimato da duri combattimenti sostenuti nello stesso settore, il Reggimento partecipa col consueto valore al contenimento dell’avanzata nemica nell’ottobre-novembre 1917, difendendo una testa di ponte sul Piave, a Vidor.
Ritirato nelle retrovie per il riordinamento, nel 1918 sempre nell’ambito della sua Brigata,viene schierato  prima sul Piave e poi sull’Altopiano di Asiago. A disposizione del XIV Corpo d’Armata durante la battaglia di Vittorio Veneto, il Reggimento si imbarca insieme al 7° Rgt. Bers.a Venezia per sbarcare il 3 novembre a Trieste, dove le accoglienze entusiastiche della popolazione compensano i bersaglieri di ben quattro anni di sanguinosi sacrifici.

1940-43 , inquadrato nella 1^ Divisione Celere “Eugenio di Savoia” ed agli ordini del Col. Robbertiello, prende parte ad un intenso ciclo sul fronte Jugoslavo. In quest’occasione i Bersaglieri fanno le prime esperienze di guerra motocorazzata. Dalla frontiera Giulia su cui sono schierati , i reparti varcano il confine non appena giunge la notizia che la Jugoslavia è passata in campo avverso. Preceduti da elementi motociclisti ed in cooperazione con il 2° Gruppo Carri L “San Giusto”, i reparti autocarrati puntano su Lubiana, sorprendendo il nemico per la rapidità di progressione. Dopo la conquista della città il Reggimento riprende la marcia agli ordini del VI Corpo d’Armata in direzione sud e, sempre con l’appoggio dei carri completa in pochi giorni l’occupazione della Dalmazia . L’armistizio lo sorprende in territorio jugoslavo e ne provoca lo scioglimento.

Dalla sua ultima ricostituzione (1994) ha partecipato ad operazioni di ordine pubblico (Vespri Siciliani) ed a numerosi interventi in operazioni “fuori area”.
M O T T O  QUIS  ULTRA ?

(Chi Oltre Noi ?)

Q uote 85 e 144, Revine Lago, San Michele e Carso !

U n calvario ed una gloria,

I amiano e Flondar, stazioni ultime del tuo soffrire,

S plendettero dell’Oro di Crifeo Federico.

U n grande t’avea guidato a Sciara-Sciat : Gustavo Fara.

L a schiera immensa dei morti di Henni con De Gasperi e Pergolesi

T ornati insieme a Baudion e ai caduti d’Adua lo seguiva,

R iuniti tutti a Beretta, Mercanti, Cottafavi, Kim,Lutri e Mona,

A gli antichi e ai nuovi martiri gridava : la nostra Bandiera è la più  bella ! Ora garrisce al vento per il battaglione Caprera.

Papa Giovanni XXIII – Protettore dell’esercito

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